Descrizione
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione sono parte qualificante
dell’ampliamento dell’offerta formativa. Si prefigurano come attività educative a tutti gli effetti
in quanto migliorano il livello di socializzazione tra studenti, tra studenti e insegnanti, sviluppano
il senso di responsabilità, di autonomia e sollecitano la curiosità ad esplorare.
Tali esperienze sono spesso caratterizzate da emozioni, che rafforzano la conoscenza diretta e
concreta della realtà storica, culturale ed ambientale.
Infine, di non secondaria importanza, promuovono “la dimensione della relazione, della
interazione e della socializzazione, per la quale si fa riferimento sia alla sfera affettivo
relazionale – considerando ad esempio l’area del sé, le variabili emotivo/affettive
dell’interazione, la motivazione verso la relazione consapevole e l’apprendimento – sia alla
sfera dei rapporti sociali con gli altri, con il gruppo dei pari e con gli adulti di riferimento –
considerando ad esempio la capacità di rispettare le regole del contesto, di
giocare/studiare/lavorare insieme agli altri, di condividere l’impegno, i tempi e i risultati
comuni *” *https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-
pei/allegati/ALLEGATO%20B_LINEE%20GUIDA.pdf
Le uscite didattiche, in quanto esperienze formative ed educative, contribuiscono a
sostenere il benessere bio-psico-sociale degli studenti e studentesse, in modo coerente e
complementare alle attività “indoor”. Non devono essere considerate un momento
metodologico alternativo alle tradizionali attività didattiche, ma appunto un’attività che
qualifica il lavoro scolastico, ampliandone le opportunità educative.
L’autorizzazione all’uscita da parte della famiglie e/o tutori legali è segno della fiducia
riposta nell’istituzione scolastica.
Il Ministero dell’Istruzione con la nota n. 22209 del 2012 ha chiarito che “l’effettuazione
di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei
docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e
dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione
della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).
Le uscite didattiche sono strumenti preziosi molto apprezzate dagli alunni/e; per questo è
opportuno programmarle bene fin dall’inizio dell’anno scolastico, affinché risultino
funzionali agli obiettivi educativo-didattici individuati dalla scuola.
Nella realizzazione, come ogni altra attività didattica, si prevedono tre fasi: progettazione,
monitoraggio e valutazione: ogni fase coinvolge sia l’elemento progettuale-didattico, sia3
quello organizzativo e amministrativo-contabile.
Il presente Regolamento ha lo scopo di definire in modo coordinato i compiti e le
responsabilità delle figure coinvolte nelle varie tipologie di uscite, pertanto la conoscenza
e il rispetto del presente Regolamento rappresenta il requisito imprescindibile per la
progettazione e realizzazione di ogni uscita didattica.